Premi, punizioni o… ?

premi e punizioni

Spesso uno dei metodi più utilizzati sono i premi in cambio di qualcos’altro, ma siamo sicuri che il bambino obbedisca perché comprende il motivo per cui dovrebbe riordinare la stanza o fare i compiti?

Si rischia infatti che lo faccia solamente per ricevere qualcosa in cambio; il suo comportamento sarà quindi diretta conseguenza delle promesse o minacce degli adulti. Risulta invece utile spiegare il significato delle proprie azioni: ad esempio, ‘se non riordini la tua stanza poi non trovi ciò che ti serve’.

 

Questo non vuol dire non premiare, ma è altrettanto importante che comprenda a conoscere le conseguenze positive o negative di un suo comportamento.
Ricordatevi che i complimenti e le parole d’affetto dei genitori rappresentano per lui la più grande ricompensa ai suoi sforzi.

 

La creazione condivisa di regole da rispettare attraverso il dialogo è sicuramente più lungo e laborioso rispetto al sistema ricompensa/punizione, ma lo aiuterà ad essere più autonomo e a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.

 

Regole condivise da ENTRAMBI i genitori rappresentano uno strumento fondamentale, il bambino sa che otterrà la stessa risposta da tutti e due; è importante ricordare che non sentirsi in colpa per sottoporlo ad un rimprovero aiuterà voi genitori a parlargli con fermezza: guardarlo negli occhi e parargli con voce ferma vi aiuterà ad ottenere la sua attenzione.

 

Di fronte ad un comportamento corretto nonostante uno scarso risultato invece, dimostrate che siete contenti e orgogliosi del suo impegno e che sapete quanto sia stato difficile. In questo modo lo aiuterete ad interiorizzare che lo amate a prescindere e che le sue azioni hanno delle conseguenze che lui è in grado di ‘riparare’.