Pillole per mamme e papà
I figli mettono spesso a dura prova, numerose volte al giorno, la pazienza, la buona volontà e la tenacia dei loro genitori; basti pensare alle crisi di rabbia incontenibili, alla gelosia tra fratellini, al rifiutarsi di fare i compiti e così via…
Purtroppo non ci sono regole fisse e non esistono soluzioni definitive perché ogni bambino è unico e ogni famiglia speciale a modo suo, di conseguenza anche i metodi educativi variano di figlio in figlio e da genitore a genitore. E’ vero che ogni nucleo familiare ha dei punti deboli, ma è altrettanto vero che ognuna presenta dei punti di forza da poter sfruttare a suo favore.
E’ importante ad esempio non dimenticare che la crescita PRESUPPONE la sperimentazione della crisi e che senza fatica non c’è evoluzione. L’evitamento a tutti i costi delle difficoltà, non farà altro che rimandare le inevitabili prove che fisiologicamente arriveranno.
A tal proposito, un problema cui mi trovo spesso di fronte è lo sconfinamento dei ruoli: sostituirsi al proprio figlio e offrirgli soluzioni ‘impacchettate’ non lo renderà autonomo né consapevole delle proprie responsabilità.
Altrettanto ‘pericoloso’ è renderli partecipi dei problemi degli adulti, generando una sensazione di impotenza derivante da situazioni più grandi di loro.
In sintesi è buona norma non ‘invischiarli’ in contesti che non potrebbero affrontare, e d’altra parte, lasciare che i bambini sperimentino l’insuccesso per dare loro la possibilità di comprendere che esistono dei limiti.