Pipì a letto

Pipi a letto

Il rilascio involontario di pipì diminuisce con l’andare dell’età.

Solitamente è più frequente durante la notte (enuresi notturna), ma generalmente la capacità di autocontrollo viene acquisita man mano.

In alcuni casi l’enuresi (pipì a letto) è influenzata da aspetti relazionali ed emotivi, per cui il bambino ha già imparato a trattenere la pipì, ma riprende a bagnare il letto.
E’ utile quindi valutare se in primis è cambiato qualcosa nella sua quotidianità: tensioni familiari, ma anche eventi positivi come l’arrivo di un fratellino, possono infatti essere la causa di un disagio che il bambino esprime in questo modo.

Si consiglia quindi, più che mortificarlo, di rassicurarlo sul fatto che si risolverà e coinvolgerlo nel cambio del pigiama e del letto.

Nel caso della pupù, la stipsi è un problema piuttosto frequente: l’esperienza di feci dure e dolorose può infatti portare il bambino a trattenerle per evitare il dolore provato in precedenza.

Stategli vicino senza mortificarlo, rassicurarlo mentre affronta il dolore lo sosterrà. Anche in questi casi può esserci una causa di ordine psicologica, per cui è utile capire quanto si protrae il problema, se è cambiato qualcosa nella sua quotidianità e indagare il motivo del disagio che lo blocca.