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Relazioni asimmetriche

relazioni asimmetriche

All’interno della coppia, generalmente i bisogni di ciascuno dovrebbero trovare spazio; quando questo non succede, uno dei due potrebbe assumere il ruolo di ‘martire’, mettendo i bisogni dell’altro sempre al primo posto e dimenticandosi dei propri.

Questo da una parte soddisfa il bisogno di sentirsi “necessari”, dall’altra però placa la paura di essere abbandonati e di conseguenza di rimanere soli.

E’ chiaro che non tutte le forme di accudimento sono patologiche, ma solo quelle eccessive e malsane che non trovano il giusto equilibrio con le proprie esigenze.

La persona co-dipendente si può convincere di poter “salvare” il proprio partner: se la relazione termina, si torna alla ricerca di un’altra persona “bisognosa di aiuto”, spinta dall’esigenza di non rimanere sola piuttosto che dal bisogno di vivere un rapporto alla pari.

(fonte: Consultorio Antera)

Dipendenza affettiva

dipendenza affettiva

Possiamo ritrovare frequentemente questa forma di dipendenza all’interno di una relazione di coppia.

Ciò che la caratterizza è la profonda necessità del partner e il timore opprimente di perderlo, che spesso porta ad oscillazioni dell’umore e senso di solitudine. Questi vissuti, in tempo di quarantena, sono stati probabilmente amplificati a causa della distanza imposta dal Coronavirus.

Le persone che soffrono di dipendenza affettiva possono mostrare un attaccamento di tipo “ansioso”, per cui si avverte una necessità incessante di essere amati e di costanti conferme; quando queste conferme non arrivano si vive un profondo malessere e paura dell’abbandono.

Generalmente queste persone possono essere pervase dall’angoscia o sentirsi incomplete quando non sono impegnate in una relazione e ciò può portare ad una scelta frettolosa della persona con cui stare, rimanendo in tal modo inevitabilmente delusi.

(fonte: Consultorio Antera)