Tag: sedute

Autostima e falsi miti

autostima e falsi miti

Autostima e falsi miti

Spesso le frasi che sentiamo sull’autostima non sono poi realmente efficaci e funzionali ai propri obiettivi.

Si consiglia spesso di ‘credere nelle proprie capacità’, ‘ispirarsi alle persone di successo’, ‘avere pensieri positivi e allontanare quelli negativi’.

Il problema è che queste strategie per quanto plausibili e sensate, non possono funzionare se sento di avere una bassa stima di me; o meglio, per affrontare realmente il problema sarebbe utile prendere consapevolezza delle proprie fragilità, punti di forza e punti deboli e a volte affrontare prove che mettono ansia o timore.

Ecco alcuni esempi:

  • provare ad esprimere i propri bisogni (a volte non vengono comunicati per compiacere o per timore di perdere l’approvazione altrui);
  • riuscire a dissentire (spesso si accettano cose per evitare un conflitto, quando sarebbe utile invece proporre un’alternativa o compromesso);
  • sforzarsi di comprendere le critiche esterne (a volte ci mostrano aspetti che non vediamo);
  • accogliere le parti che non ci piacciono e pensare di poterci lavorare sopra senza sentirci minacciati da esse.

In sintesi, il pensiero positivo non aiuterà se serve solo a convincere di essere in gamba; nuove modalità di relazionarsi invece potrebbero mostrare parti di noi e degli altri anche inaspettate, ma per vederle occorre mettersi in gioco.

Hai bisogno di aiuto?

Condividi

Perché lo psicoterapeuta è diverso da un amico

Psicologo e Amico

Perché lo psicoterapeuta è diverso da un amico

In genere le persone che si rivolgono ad uno specialista della salute mentale non hanno molto chiaro il motivo per cui parlare con una persona possa essere d’aiuto.

Sembra scontato, ma lo psicoterapeuta NON è un amico a pagamento: nella stanza di terapia entrambi gli attori sono concentrati sul paziente; viene meno quindi quella reciprocità che tra due amici consente di ‘darsi il turno’ nel condividere i propri vissuti.

Dando per scontate le competenze specifiche del professionista, quando si va dal terapeuta, diversamente dall’amico, ci si focalizza su una strada che si ha intenzione di percorrere pur sapendo che non sarà sempre facile; non si tratta di un percorso saltuario e occasionale, come una chiacchierata, ma presuppone la consapevolezza di voler affrontare ed elaborare dei temi non facili: questo è il  passo necessario per qualunque obiettivo.

In sintesi, parlare a casa o con amici fidati è sicuramente un aiuto prezioso, ma non sufficiente.

Se si ha necessità di uscire da un contesto sofferente come una relazione complessa o un’ansia bloccante, il percorso terapeutico permette di raggiungere una consapevolezza a volte inaspettata, prendere decisioni rimaste ‘in cantiere’, rimodulare i propri comportamenti di fronte a situazioni difficili da gestire e soprattutto capire meglio come prendersi cura di sé.

 

Hai bisogno di aiuto?

Condividi